Google Fit : nuova grafica, obiettivi migliorati e molto altro

Grandissime novità per Google Fit, l’applicazione made in Big G che tiene traccia di ogni nostra attività nel corso della giornata che, dopo un periodo di totale assenza di aggiornamenti (l’ultimo risale a Gennaio), passa alla versione v1.57 con diverse migliorie e novità. Partiamo dall’interfaccia grafica che, pur mantenendo un’aria familiare ed intuitiva, subisce un deciso restyling con più colori e immagini di sfondo che andranno a riempire quegli spazi dove prima trovava posto il solito colore grigio di Google. (A sinistra nuova versione – A destra vecchia versione)

Migliorate le statistiche quotidiane che, adesso, sono visualizzate nella parte alta dello schermo con tutte le informazioni necessarie : minuti, chilometri percorsi, calorie bruciate e passi compiuti. Introdotta una nuova modalità Timeline, raggiungibile tramite un swipe da sinistra verso destra, che consentirà a tutti gli utenti di visualizzare le statistiche delle attività completate nei giorni e settimane precedenti.

Migliorata di molto la gestione degli obiettivi che adesso, oltre ad essere aggiunti nel pulsante flottante FAB, possono essere personalizzati e configurati sotto diversi profili. Potremo infatti configurare diversi tipi di attività, passi da compiere, la frequenza delle volte in cui andremo a correre o a fare yoga e così via.

Introdotto infine un nuovo widget con il quale potremo visualizzare in ogni momento della giornata nella nostra homescreen, l’elenco degli obiettivi e delle nostre attività quotidiane con un nuovo grafico.

L’aggiornamento in fase di roll-out, sarà disponibile nel Play Store nelle prossime ore. Se non volete attendere però, vi lasciamo al download dell’apk diretto da ApkMirror.com

Fonte: android.hdblog.it

Satira e grafica, un italiano vince il superconcorso di Istanbul

La tragedia dei migranti e le paure dell’Europa: l’opera di Marco De Angelis che ha vinto il primo premio

Il disegnatore italiano Marco De Angelis ha vinto il primo premio alla più prestigiosa mostra internazionale di grafica umoristica e satirica, l’Aydin Dogan International Cartoon Competition, che si tiene a Istanbul e celebrava quest’anno la sua 33esima edizione. Per De Angelis si tratta di un bis dopo 30 anni, visto che aveva già ottenuto il primo premio nel 1987. L’opera premiata è un disegno sulla tragedia dell’immigrazione attraverso il Mediterraneo e il lungo sonno dell’Europa ed è stato scelto da una giuria composta dalle migliori firme della grafica internazionale. Il brasiliano Antonio Gomes ha ricevuto il secondo premio, mentre il terzo è andato al turco Dogan Arslan. Il premio speciale istituito quest’anno è stato assegnato al turco Emrah Arikan. Il tema era “Più potere alle ragazze, più potere al mondo” ed è stato scelto per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di emarginazione e inferiorità delle donne nell’istruzione e nel lavoro, problema molto sentito anche in Turchia. Al concorso di Istanbul hanno partecipato 752 artisti di 68 paesi, con un totale di 2521 lavori. Il meglio del concorso  – 234 disegni di 183 autori – sarà il cuore della mostra in programma a Istanbul a novembre in occasione della premiazione.

Fonte: www.repubblica.it

DgPrinter.it – Volantini personalizzati di ogni misura

I volantini sono i supporti maggiormente utilizzati dalle aziende per la diffusione e la pubblicizzazione di prodotti, offerte o servizi. Il flyer è uno strumento particolarmente fruibile grazie alle dimensioni ridotte e al prezzo contenuto. DgPrinter è la tipografia online specializzata nella stampa di volantini su varie tipologie di carta e di grammatura. L’offerta di DgPrinter spazia tra diversi formati che, grazie alla stampa fronte o fronte e retro, ti permetteranno di inserire tutte le informazioni che ritieni indispensabili: A3, A4, A5 e A6. Attraverso il sito web, facile ed intuitivo, in pochi passaggi potrai scegliere il formato che desideri, la tipologia di carta , come ad esempio la patinata lucida o patinata opaca, splendorgel, woodstock betulla o tintoretto e la grammatura: grazie alla voce “plastificazione” potrai rendere il tuo volantino più resistente ai danni dell’usura.  In pochi passaggi potrai inviare al nostro reparto grafico il tuo flyer  che procederà con la fase impiantistica. Ti sarà possibile scegliere tra diverse preferenze di consegna e pagamento; la veloce esecuzione e la rapidità di evasione degli ordini, fanno di DgPrinter un’azienda seria, onesta e garantita. Volantini personalizzati di alta qualità ad un prezzo imbattibile: provali subito.

Il logo di Nintendo NX scompare dal trailer di RISE: Race the Future

Il logo di Nintendo NX è scomparso dal trailer di RISE: Race the Future come è stato notato oggi dagli occhi attenti e indagatori della rete.

Infatti qualche giorno fa è stato annunciato Rise: Race the Future, un racing game futuristico che sarebbe dovuto essere pubblicato per tutte le piattaforme compreso la prossima console di Nintendo, conosciuta con il nome in codice di NX.

Nintendo NX comunque sembra essere ufficialmente scomparsa dall’elenco delle console su cui verrà pubblicato RISE: Race the Future.

Ecco il nuovo trailer privo del logo della prossima console Nintendo, di cui comunque non conosciamo ancora il nome definitivo.

Fonte: www.vg247.it

Apple e Coca Cola, i messaggi nascosti nel logo

Cosa si nasconde dietro ai marchi più famosi? Una storia, magari occultata da un gioco grafico. Nel caso di Apple, la mela morsicata ha avuto negli anni diverse interpretazioni. E quella più accreditata, il riferimento alla “apple” dei Beatles – molto amati da Steve Jobs – non è quella corretta (anche per questioni di copyright). Dietro al logo del 1977, nato per sostituire quello poco accattivante di un Isaac Newton sotto un albero di mele, si nasconde la parola “morso” (in inglese “bite”, molto simile ai “bit”) e l’allusione al peccato originale, per spingere sull’anticonformismo della prima Apple (a cura di Federico Cella ed Elmar Burchia).

Rimaniamo in ambito tecnologico e si trova la geniale scritta Vaio, i computer che erano prodotti da Sony. Nasconde al suo interno l’integrazione tra l’analogico (l’onda formata dalle lettere «v» e «a») e il digitale (il codice binario 1 e 0, rappresentato dalla «i» e la «o»).

Amazon: forse uno dei loghi più riusciti. La freccia arancione che collega la «a» alla «z» – a sottolineare la completezza dell’offerta sull’ecommerce – forma anche un sorriso amichevole (con tanto di fossetta).

Super cliccata, Wikipedia, l’enciclopedia del Web, è rappresentata da un mappamondo formato da tasselli di puzzle contrassegnati da diversi simboli. Una parte però è sempre incompiuta, perché l’aggiornamento è in continua evoluzione.

LG: alcuni sostengono che il logo dell’azienda coreana sia un riferimento a Pac-Man (richiede un po’ di fantasia). Ciononostante, le due lettere formano una faccia che sorride e fa l’occhiolino.

Pinterest: nella «P» del logo del social network fondato nel 2010 (dedicato alla condivisione di foto, video ed immagini) è incorporata una spilla. In inglese si chiama “pin” e si riferisce all’opportunità degli utenti di appuntare le immagini sulla piattaforma.

Il marchio di auricolari Beats, di proprietà di Apple: la lettera «B» e il cerchio rosso sono stati posizionati per mostrare una persona che indossa le famose cuffie.

Usciamo (temporaneamente) dal mondo tech e andiamo su marchi famosi con allusioni grafiche ormai ben conosciute. Ma magari non da tutti. Per esempio Toblerone: il logo del produttore di cioccolato svizzero mostra, sul monte, il profilo di un orso eretto sulle zampe posteriori, che sembra danzare. Il monte è il Cervino. L’orso, invece, è il simbolo della cittadina svizzera di Berna, sede del Consiglio Federale e del primo laboratorio per la lavorazione del cioccolato.

Audi: i quattro cerchi nel logo della casa tedesca rappresentano i quattro fondatori nel 1932 del Consorzio Auto-Union. DKW, Horch, Wanderer e Audi, che lo ha poi ereditato.

FedEx: trovate la freccia! Punta verso destra ed è nascosta nel logo del colosso delle consegne tra la «E» arancione e la «x»: dà un senso di movimento, di efficienza. Un chiaro messaggio subliminale azzeccato.

Coca-Cola: è solo una coincidenza, ma nel logo (tra la seconda «o» e la «l») si intravede la bandiera danese. Una casualità che il colosso ha sfruttato in una campagna del 2013 in Danimarca.

Cosa significa «carrefour» in francese? Crocevia. Il logo della catena di supermercati richiama infatti le indicazioni stradali con la «C» visibile in negativo.

Formula 1: tra la «F» e l’«1» di colore rosso si nascondono i contorni di un «1» nello spazio vuoto.

Gillette: il messaggio qui è difficile da scovare. Tuttavia, si può notare come la «G» e la «i» del nome siano state «affilate», come un rasoio.

Bmw: il costruttore tedesco di automobili ha un passato nell’aviazione, ciò che viene ricordato anche nel logo. Le sezioni bianche rappresentano un’elica mentre quelle blu rappresentano il cielo. Non incidentalmente, si tratta anche dei colori della bandiera bavarese.

Barilla: nel 1952 l’azienda sospese la produzione del pane per dedicarsi esclusivamente alla produzione della pasta di semola e all’uovo; Erberto Carboni disegnò un nuovo logotìpo incorniciato in un ovale che, per alcuni, rappresenta il chiaro ed il rosso di un uovo sodo tagliato a metà. Segno di genuinità.

Legambiente: c’è un cigno ma anche una foglia e una conchiglia. Il cigno verde è opera di Gianni Sassi, grafico milanese che, per la creazione del logo, ha tratto ispirazione da alcune antiche stampe cinesi.

Torniamo all’ambiente tecnologico, e allo sfortunato Nintendo GameCube: il logo della quarta console prodotta con poco successo commerciale da Nintendo (nel 2002) non è solo un cubo all’interno di un cubo. La lettera «G» racchiude la «C» visibile in negativo

Sun Microsystems: prima di essere acquisita da Oracle, Sun era un importante produttore di computer. Il suo logo è un ambigramma perfetto: può essere letto da qualsiasi parte. Le quattro «S» visibili nel quadrato sono in realtà formate ciascuna da una «U» e da una «N».

L’app di archiviazione di “Evernote” sceglie l’elefante come simbolo del programma, vista la nota memoria degli elefanti. E l’orecchio dell’elefante ha una piega, un po’ come quelle che si fanno per lasciare il segno su libri e giornali.

Cisco: il logo rappresenta un segnale digitale che allo stesso tempo ricorda la sagoma del Golden Gate, il ponte icona di San Francisco cui fa riferimento il nome dell’azienda.

Jelly era una sorta di social network per rsipondere alle domande della rete inventato da Biz Stone, cofondatore di Twitter, nel 2013. Simbologia del logo: una medusa che rappresenta un cervello (quello mega della Rete). L’app non andò bene e Stone ora l’ha rilanciato come un motore di ricerca “intelligente”.

Ubuntu: il logo del sistema operativo open source rappresenta tre persone che si tengono per mano e guardando verso l’alto. Il nome, tra l’altro, deriva dall’antica parola zulu «umanità».

Picasa: il logo dell’applicazione di Google per organizzare e modificare fotografie racchiude una casa, «una casa per le vostre immagini»

Fuori dall’hi-tech, si va in bici. Nello specifico al Tour de France: quella palla gialla nel logo della famosa corsa ciclistica francese non rappresenta solamente il sole estivo. Nella «r» di Tour c’è un ciclista, e la “U” e la “O” precedenti completano la bicicletta su cui sta pedalando.

Milwaukee Brewers: le iniziali «M» e «B» della squadra di baseball della Major League Baseball (MLB) americana vanno a formare un guantone.

Nbc: nel logo della rete tv americana è nascosto il profilo di un pavone.

Unilever: la multinazionale produce praticamente di tutto. E lo mostra nel logo: nella «U» sono disegnati molti degli ambiti in cui è attiva.

Museo di Londra: i colori dietro la scritta sono rappresentazioni schematiche dell’evoluzione della pianta di Londra, dalle sue origini ai giorni nostri. Una sintesi visuale di tutto ciò che si può trovare nelle sale del museo della capitale inglese

Zoo di Colonia: nel logo non c’è solo l’elefante. Anche una giraffa, un rinoceronte e la cattedrale della città

Galeries Lafayette: nel logo un tributo al simbolo della Francia, la Torre Eiffel

Via Rail Canada: nel logo delle ferrovie canadesi si intravedono i binari del treno

Zoo di Pittsburgh: c’è il gorilla e il leone che si scrutano (negli spazi vuoti) e i pesci che saltano fuori dall’acqua. Una deliziosa illusione ottica

Orchestra sinfonica di Londra: le lettere «L», «S», «O» (London Symphony Orchestra) vanno a formare la sagoma di un direttore d’orchestra

L’associazione non profit inglese che si occupa di trovare casa agli homeless ha una forma di casa nella “H”.

Andiamo sul raffinato per questa società di ricerca di mercato americana: considerando i quadrati blu come “1” e quelli grigi come “0”, in codice binario abbiamo replicato il nome dell’azienda, “80” (sopra) e “20” (sotto).

Chiudiamo in dolcezza: la Baskin Robbins produce gelati negli Stati Uniti. Nel nome si legge il numero di gusti proposti, 31!

Fonte: www.corriere.it

Decorare la parete con profili, fregi, stickers

Con l’inserimento di un fregio, di un profilo o di un rosone si possono riproporzionare visivamente gli ambienti o rivisitarli in chiave più decorativa, mentre per un intervento veramente easy si possono applicare alle pareti degli stickers. Vi proponiamo alcune idee da cui prendere spunto.

Arricchire un ambiente con profili e decori a rilievo permette anche di modificare l’effetto visivo dei volumi in modo facile e veloce perché si possono aggiungere in qualsiasi momento, anche con il fai da te. Spesso prêt à porter, si applicano e si tolgono con relativa facilità. Che puntino sul décor classico o sull’essenzialità, grazie al fatto che sono tridimensionali, le applicazioni in gesso o materiali sintetici hanno un forte impatto estetico, anche quando sono tono su tono. Offrendo appunto la possibilità di ridisegnare visivamente i volumi, in altezza, larghezza e profondità.

Nella stanza di impianto classico della foto qui sotto, che mixa mobili antichi a una zona pranzo moderna, si distinguono due ordini di decorazione: la scelta policromatica e la sua resa attraverso gli elementi ornamentali. La boiserie in poliuretano, dipinta a smalto, serve a “spezzare” l’altezza delle pareti, creando due zone di colore distinte. Quella inferiore dipinta in una tonalità di azzurro scuro e caldo mette in risalto i mobili senza un contrasto troppo forte. Quella più chiara, sopra, fa da sfondo al grande quadro, riproporzionando il suo rapporto conla parete. I passaggi da un’area all’altra sono sottolineati da zoccolini e profili, che essendo a rilievo spiccano anche quando sono coordinati.

Fughe multicolor e stucchi plastici

Nella foto sotto, triplo effetto con un solo prodotto: un particolare sigillante trasforma le fughe fra le piastrelle in elementi decorativi e, con l’aggiunta di un additivo, diventa anche un rasante per rifinire le pareti con un’immagine coordinata. Così è adatto per tutti gli ambienti della casa.

Su queste superfici si possono poi aggiungere motivi a stencil nello stesso materiale. Con una texture a rilievo, molto piacevole anche al tatto, questi decori si presentano sotto forma di fogli indeformabili, resistenti, lavabili con acqua e riutilizzabili infinite volte.

Decori sintetici

Di produzione industriale, profili e fregi in materiali artificiali sono particolarmente versatili. Disponibili in un’ampia gamma di prodotti diversificati  per forme e stili, a prima vista possono sembrano tutti uguali ma in realtà cambiano la composizione e la consistenza dei materiali. La classificazione principale comprende elementi realizzati in:

polistirolo: economico, leggero e di facile applicazione, è indicato per le decorazioni non esposte a urti;

polimero a media densità: adatto per decorazioni di linea geometrica e di gusto moderno;

polimeri ad alta densità: particolarmente resistenti agli urti, sono ideali per battiscopa e contorni porta;

poliuretano di alta gamma: anche in versione flessibile per essere applicato su superfici arrotondate.

Nella maggior parte dei casi questi prodotti, di colore bianco, sono pretrattati con un fondo di primer all’acqua e si possono rifinire con ogni tipo di pittura acrilica.

Si fissano perlopiù con appositi collanti, ma in certi casi è richiesta l’inchiodatura; pronti all’uso, si riescono ad applicare facilmente con interventi fai da te: basta un po’ di manualità.

Una cornice, tanti usi

Con uno stesso profilo polimerico è possibile, come nella proposta della foto sotto, incorniciare il vano porta, ma anche realizzare lo zoccolino. La forma larga e bombata della cornice risalta in modo particolare anche quando il colore è uniforme alla parete. Per un risultato coordinato si possono poi utilizzare decori nel medesimo materiale.

Anche colonne e capitelli

Uno dei pregi di questa tecnica decorativa è quello di poter spaziare da uno stile all’altro e ricreare atmosfere ad hoc. Ne è un esempio l’immagine sotto. Le diverse collezioni, infatti, traggono ispirazione dai dettami decorativi del passato, riproponendone i tratti caratteristici. Per questo è possibile aggiungere una patina classica anche a interni moderni, sempre tenendo conto che certi canoni architettonici non si possono stravolgere. Le versioni dalle linee più essenziali sono indicate per creare punti attenzionali o smorzare l’effetto complessivo creato da composizoni particolarmante elaborate. Trattandosi di elementi ornamentali, va sempre  esclusa qualsiasi funzione strutturale, perché non sono adatti a sopportare carichi.

Oltre a essere un’applicazione di tipo decorativo, alcuni pezzi hanno una funzione pratica: esistono per esempio battiscopa predisposti per il passaggio di canaline oppure fasce modanate e velette che nascondono luci dall’effetto molto scenografico.

Mixare gli stili

Un risultato particolarmente piacevole, adatto sia ad ambienti di gusto classico sia molto moderno, si ottiene accostando elementi dalle linee rigorose e geometriche ad applicazioni più lavorate.

Lo dimostra questa soluzione: una semplice cornice vuota riesce a decorare la parete diventandone protagonista, così come un profilo “intagliato” sottolinea lo stacco fra soffitto e parete anche nella piena uniformità cromatica.

Si possono anche rivestire porte e ante: ci sono appositi pannelli modanati, da applicare con collanti specifici.

Fonte: www.cosedicasa.com

ACCESSORI DI TENDENZA 2016 PER L’ARREDAMENTO: I FENICOTTERI

I fenicotteri sono fra gli accessori di tendenza 2016 per l’arredamento. Accendi anche tu il sapore dell’estate con questi animali eleganti, dal fascino esotico.

Fra gli accessori di tendenza 2016 per l’arredamento troviamo i fenicotteri. Un tempo snobbati e considerati kitsch e fuori moda, i fenicotteri quest’anno spopolano nell’home decor, che li ripesca trasformandoli in una delle tendenze più in voga della bella stagione in arrivo. Questi bellissimi animali, dall’eleganza innata, decorano carte da parati, oggetti, tazze, bicchieri, cuscini, conferendo agli interni un fascino vagamente esotico e raffinato. Ecco allora tante idee da cui prendere ispirazione per una casa estiva alla moda.

In linea con la tendenza casa in stile tropical, i fenicotteri diventano i protagonisti di oggetti e decorazioni per l’indoor e l’outdoor. I flamingo con la loro leggiadria ed eleganza personalizzano gli arredi con stile e raffinatezza, portando una nota di femminilità negli ambienti domestici. Diversi brand li propongono nei loro cataloghi, rivisitandoli a seconda degli usi e delle atmosfere.

Chi ama il mood esotico non resisterà alle carte da parati con fenicotteri, texture floreali e piante verdi, pronte a trasformare il salotto o la camera da letto in un paradiso naturale dal fascino lontano. I più romantici preferiranno l’accostamento dei fenicotteri rosa su uno sfondo bianco, impreziosito da qualche dettaglio dorato o argentato.

O che dire delle carte da parati con fenicotteri su sfondo pastello, ideali per personalizzare il bagno in stile vintage?

I fenicotteri diventano protagonisti anche dei tessuti d’arredo per l’estate 2016. Li troviamo su cuscini, tendaggi, coperte e tappeti, pronti a portare una nota di allegria negli interni domestici. Ma non solo. Anche quadri, tele e cornici decorano le pareti con questi animali così particolari.

Non potevano mancare i servizi da tavola per l’estate, decorati da fenicotteri rosa, neri, dorati, a seconda dei gusti e dello stile prediletto, talvolta impreziositi da delicati pois o da moderni disegni geometrici. E per il sale pepe potreste invece scegliere dei piccoli fenicotteri decorativi dall’aspetto davvero simpatico.

Per chi non si accontenta, è possibile anche decidere di acquistare una statua di fenicottero a grandezza reale, da mettere in salotto o nell’ingresso di casa. Che dire? L’estate si farà subito sentire!

Fonte: www.designmag.it

10 stili di arredamento che dovete assolutamente conoscere

Scandinavo? Vintage? Eclettico? Boho Chic? Se siete appassionati di arredamento ma non avete le idee molto chiare ecco una facile guida agli stili più comuni

Avete un debole per l’arredamento, ma anche qualche perplessità sugli stili più comuni? Niente paura. Ecco una lista di facile consultazione che vi sarà utile per districare la matassa.

E se proprio non riuscirete ad identificare il gusto più nelle vostre corde ricordatevi che esiste in casa sempre la possibilità di mixare e personalizzare!

Stile Industrial – Superfici ruvide che presentano graffi, scalfiture, finiture cromatiche non omogenee, materiali che rivelano la loro natura autentica, ampie pareti lasciate grezze: tutti questi elementi concorrono a definire l’industrial style. È la versatilità la condizione che ne sta decretando il successo negli interni domestici, nel layout di negozi e locali: l’industrial funziona sempre, anche nell’associazione con arredi di altro genere.

Shabby chic – Rafforzato da un successo ormai solido, lo stile traducibile letteralmente come “vissuto/trasandato elegante” ha abbandonato lo status di moda passeggera. Si basa su regole precise: in particolare, finiture e arredi prevedono una gamma cromatica univoca che comprende le tonalità pastello, il bianco, il beige e il grigio. Gli arredi shabby chic possono essere autentici pezzi reimpiegati e dunque realmente usurati dal tempo e dall’uso, oppure nuovi elementi sui quali si interviene tramite un’azione misurata di decapaggio.

Boho chic – Dalla moda all’arredamento, questo stile ha fatto proprie le istanze dello stile bohemienne, reinterpretandole in un’ottica che raccoglie suggestioni hippie e Seventies. Il segreto? Combinare in assoluta libertà. Le linee si fanno avvolgenti, i tessuti variopinti conquistano il centro della scena e perfino il patchwork vive una seconda giovinezza. Ma sempre se di classe, ovvio!

Etnico – Largo al colore, agli accostamenti audaci, agli inserti in corda e raffia, ai legni pregiati, ai metalli traforati, alla pelle e ai tessuti: nulla riesce a rendere più personale la casa della memoria di un viaggio e dell’evocazione delle atmosfere di una terra lontana. Non solo Africa ed Asia: anche il Centro e il Sud America con il loro caleidoscopio cromatico rappresentano un serbatoio dal quale attingere.

Classico moderno – Rassicurante e consolidato, presenta linee sobrie e arredi funzionali. Gli inserti in tessuto, come tendaggi e tappeti recepiscono soluzioni tradizionali o scelgono la via della monocromia, in un quadro complessiva di ordine, concretezza e chiarezza formale.

Contemporaneo – Difficilmente comprimibile in una definizione univoca, perché soggetto a costanti evoluzioni, lo stile dei nostri giorni risponde ad un’esigenza di pulizia ed efficienza attraverso linee esatte, precise. Senza rinunciare all’impatto visivo. Negli arredi, si prediligono volumi compatti, colori puri e soluzioni con margini di trasformabilità e adattamento. Un occhio di riguardo va al risparmio energetico, anche in chiave green.

Rustico – Autentico e sincero, si contraddistingue per la prevalenza di arredi in legno, dalle linee morbide. Ad accompagnarlo pareti in pietra, nuance calde, tessuti che ricordano l’ambiente circostante. E naturalmente un camino o una stufa a legna! E all’esterno, la magia si rinnova con il ferro battuto, la pietra, velari leggeri, ceramica e allestimenti verdi.

Vintage – Dagli anni Venti in poi, lo stile che concede a voi e alla vostra casa l’esperienza diun salto indietro nel tempo trova il suo punto di forza nella compresenza di arredi, lampade o dettagli provenienti dall’universo del modernariato e di oggettistica di recupero. Con un risultato non replicabile altrove. Collezionismo e soluzioni decorative frutto di ricerca non mancano negli interni che riportano in auge altre epoche.

Scandinavo – Legno, lana, lavorazioni tradizionali, inserti handmade, geometrie pulite dall’aspetto mai ostile, prive di formalismi ed eccessi definiscono lo stile degli paesi del Nord Europa. Peculiare anche la presenza di texture giocose e pop. Per accrescere la luminosità – una vera urgenza data la ridotta insolazione – la palette cromatica raccoglie nuance chiare. Ammesse anche superfici lucide o riflettenti.

Eclettico – Parola d’ordine: osare! Forme, colori, finiture, epoche si sommano con un risultato multiforme e vivace. In questo caso intervenire estendendo la gamma cromatica è un must. Ammessi anche provocatori dettagli animalier e tessuti di pregio.

Fonte: www.grazia.it

DgPrinter.it – Kapatex il tuo fotoquadro di qualià

Il Kapatex è il materiale utilizzato per la realizzazione di fotoquadri con resa fotografica delle immagini: la stampa UV permette di raggiungere i più alti livelli di nitidezza dell’immagine e di brillantezza dei colori, realizzando così un supporto altamente qualitativo. DgPrinter è la tipografia online specializzata nella realizzazione di fotoquadri in kapatex, delle più svariate dimensioni. Arredare la tua casa o il tuo ambiente di lavoro non è mai stato così facile: scegli l’immagine da stampare e seguendo pochi semplici passaggi ti arriverà a casa il tuo fotoquadro personalizzato. DgPrinter mette a disposizioni molteplici soluzioni che comprendono supporti singoli di piccole o grandi dimensioni, oppure combinazioni come ad esempio il semplice 50×156 cm composto da tre quadrati in fila orizzontale; se desideri avere invece, un supporto altamente personalizzato, scegli il 126×126 cm, una composizione che ti permetterà di suddividere la tua immagine creando un prodotto unico e di grande impatto. Il kapatex è la soluzione ideale per privati o aziende che desiderano avere dei fotoquadri di altissima qualità ad un prezzo imbattibile. Il procedimento è davvero semplicissimo e veloce, inoltre ti sarà possibile scegliere tra diverse preferenze di consegna e pagamento; la veloce esecuzione e la rapidità di evasione degli ordini, fanno di DgPrinter un’azienda seria, onesta e garantita.

UN NUOVO SLOGAN E UNA PARTICOLARE GRAFICA PER NINTENDO OF AMERICA

Il ritorno ufficiale allo sfondo rosso per il logo Nintendo sembra aver dato il via a una rivisitazione generale della grafica per la casa di Kyoto, in senso comunicativo-promozionale.
In quest’ottica accogliamo anche il nuovo slogan coniato da Nintendo of America e utilizzato per il momento all’interno della campagna promozionale sul taglio di prezzo applicato a Nintendo 2DS, visibile qua sotto. “There’s no play like it”, un’assonanza con “place”, ovviamente, ma che richiama il gioco, colonna portante di Nintendo. Anche la grafica è decisamente accattivante e moderna, non stupirebbe vedere logo e slogan estesi a diverse campagne pubblicitarie da parte della compagnia.

Fonte: Multiplayer.it