Storia, teatro, architettura, ville musei, pinacoteche e poi chiese, basiliche e convegni ma anche kitesurfing, windsurfing ed escursionismo. Queste sono le parole chiavi, i tag di interesse, che compaiono sulla pagina di Google quando gli si domandano informazioni riguardo il turismo in Lombardia, caratterizzato, come emerge, di specifiche esigenze, attività e aspettative.
Expo ha portato in tanti ambienti ottimismo e soddosfazione ed è stato anche il conclamato successo dell’evento che ha portato il presidente della regione Roberto Maroni a proclamare “l’Anno del Turismo Lombardo“, che inizierà il 29 maggio, giorno della “Festa della Lombardia”. L’esperienza della grande esposizione, come afferma Maroni, ha fatto si che si siano stretti nuovi e migliori rapporti tra tutte le città lombarde, e il periodo è dunque fecondo per valorizzare a aumentare in modo sincronizzato l’attività del territorio. Per far svettare il marchio Lombardia, la Regione ha deciso per un investimento complessivo di 60 milioni da distribuire in 366 giorni di iniziative volte alla promozione delle eccellenze lombarde “classiche”, dai laghi, alle città d’arte, fino alla gastronomia, ma anche per dare una spinta ad ambiti con grande potenziale ma meno conosciuti come il cicloturismo, il turismo religioso, quello enogastronomico e quello legato alle città d’arte e alla riscperta delle “vie della Fede”.
Sembra il periodo giusto per investire nel turismo della Lombardia anche analizzando i dati forniti dall’ISTAT. Infatti, per il quinto anno consecutivo, il turismo in Lombardia, seguendo la scia di tendenza internazionale ed europea, continua a crescere. Dal 2000 ad oggi gli arrivi turistici si sono caratterizzati da un aumento del tasso annuo del 4,8%, e del 2,9% per quando riguarda le presenze. Dopo un rallentamento durante i primi due anni di crisi, i pernottamenti sono cresciuti in maniera significativa sopratutto grazie agli stranieri che hanno fatto registrare un +32% nel periodo 2008-2014, da affiancarsi ad un +8,5% del turismo nazionale.
La regione dei laghi interessa non solo turisiti, ma anche artisti, che a loro volta aumentano di riflesso l’attrattiva verso questi luoghi. Christo torna in Italia con “The Floating Piers” un’installazione che collegherà isole e terraferma sul lago d’Iseo. 200.000 cubi in polietilene ad alta intensità e 70.000 metri quadrati di tessuto a trama fitta formeranno un percorso pedonale lungo oltre tre chilometri. Gli hotel della zona hanno già alzato i prezzi nel periodo in cui sarà disponibile l’installazione (dal 18 giugno al 3 luglio) prevedendo una forte domanda e dunque un periodo prospero. E c’è da aspettarsi che, anche questa volta, la triade arte natura e innovazione faccia breccia.
Fonte: UrbanoCreativoNews.it